PATHFAST™ PRESEPSIN
Il Più precoce MARKER di SEPSI
PATHFAST® Presepsin è un test immunoenzimatico in chemiluminescenza per la misura quantitativa in vitro della concentrazione di Presepsina (sCD14-ST) nel sangue intero o nel plasma. PATHFAST® Presepsin viene utilizzato quale ausilio nella diagnosi e nella prognosi di sepsi, nella definizione del grado di severità della sepsi ed è un valido indicatore della stratificazione del rischio in pazienti settici. Grazie alla rapidità d’analisi, 15 minuti, ed all’elevato valore prognostico già all’ammissione del paziente, l’uso del test PATHFAST® Presepsin è ideale nei Laboratori e nei Dipartimenti di Emergenza ed Intensivi, adulti e neonatali. Le caratteristiche di diagnosi, prognosticità unitamente alla precocità della molecola, ovvero la capacità di rispondere rapidamente alle variate condizioni cliniche del paziente in relazione alla terapia intrapresa, fanno di Presepsina il biomarcatore ideale per monitorare la terapia e dosarla nel modo corretto o di cambiarla in tempi brevi se inefficace.
Presepsin: il processo di formazione. Nel dettaglio la Presepsina è un frammento di 13kDa derivato dal clivaggio del CD14, una glicoproteina di 55kDa ancorata alla membrana dei monociti, macrofagi e dei neutrofili polimorfi. Il CD14 svolge la funzione di recettore per i complessi lipopolissacaridi (LPS) e della specifica proteina legante dei LPS (LBP); può legarsi ai peptoglicani ed altre strutture di superficie presenti sia nei batteri Gram-Positivi e sia nei batteri Gram-Negativi. Una volta legato il complesso LPS-LBP, attiva la risposta infiammatoria intracellulare del recettore di tipo Toll-Like 4(TLR4), dando inizio alla cascata infiammatoria dell’ospite contro l’agente patogeno infettivo. La fagocitosi e l’attività della plasma proteasi (enzimi lisosomiali, catepsina D..) danno luogo alla formazione del frammento sottotipo di sCD14, in particolare al frammento di 13 kDa sCD14-ST, nota Presepsina.
Pathfast® PRESEPSIn: Uno specifico marcatore per una diagnosi precoce
Perchè PATHFAST® Presepsin?
La Precocità: la fondamentale caratteristica clinica di Presepsina è la sua rapidità di alterazione in risposta unicamente ad eventi infettivi derivanti da patogeni batterici di tipo gram negativo e gram positivo e fungini.
Il marcatore più PRECOCE di Sepsi
La molecola di Presepsina è infatti caratterizzata da una cinetica molto rapida: il tempo di attivazione dall'insorgenza di un evento batterico o fungino è di sole 2 ore, con un picco di concentrazione a 3 ore. Questa caratteristica fa della molecola Presepsina il biomarcatore di sepsi più rapido rispetto ai suoi comparatori, Procalcitonina (PCT) e Proteina C Reattiva (PCR), che hanno rispettivamente tempi di attivazione dell'ordine di 6-12 ore e di 12 - 24 ore. Inoltre, l'emivita della molecola nel plasma (il tempo in cui la concentrazione si dimezza una volta rimossa la causa che la produce, in questo caso, l'infezione batterica) è di 4-5 ore, rispetto alle 12-24 ore di PCT, consentendo una più efficace e precoce gestione della terapia farmacologica.
Rif: Meisner, J Lab Med, 1999 23(5):263 – 272 Nakamura M, et al, Crit Care 2008 12(Suppl 2):P194
Scopri di piùRif: J Infect Chemother. 2011, 17(6); 764-769
Scopri di piùPathfast® PRESEPSIn: Un sensibile marcatore per un’appropriata terapia
Accuratezza diagnostica: sensibilità e specificità
La migliore rappresentazione dell’accuratezza di un test biochimico sono la specificità e sensibilità ed l’analisi della curva ROC (Receiver Operating Characteristic). Maggiore è l’area sottesa dalla curva (AUC) migliore è il test (il valore massimo è l’unità). In numerosi studi clinici è stata valutata l'accuratezza diagnostica di Presepsina andando ad analizzare la curva ROC. Dagli studi effettuati, il valore AUC di Presepsin risulta comparabile se non migliore confrontato con gli altri biomarcatori più comuni: PCT e PCR, IL-6 e le endotossine.
Appropriatezza della terapia antibiotica
La migliore rappresentazione dell’accuratezza di un test biochimico sono la specificità e sensibilità ed l’analisi della curva ROC (Receiver Operating Characteristic). Maggiore è l’area sottesa dalla curva (AUC) migliore è il test (il valore massimo è l’unità). In numerosi studi clinici è stata valutata l'accuratezza diagnostica di Presepsina andando ad analizzare la curva ROC. Dagli studi effettuati, il valore AUC di Presepsin risulta comparabile se non migliore confrontato con gli altri biomarcatori più comuni: PCT e PCR, IL-6 e le endotossine.
Appropriatezza della terapia antibiotica
Importante fattore diagnostico è l'alto Valore Predittivo Negativo (NPV) di Presepsina. Infatti per individui sani, non affetti da un evidente focolaio batterico, i valori di Presepsina sono estremamente bassi, inferiori ai 200 pg/mL, valore a cui il NPV del test Presepsina raggiunge un valore del 98%, garantendo così una reale sicurezza sull'esclusione di infezione batterica in corso, anche a livello locale.
PSEP pg/ml | Diagnosi |
---|---|
< 200 | Esclusione di Sepsi (NPV = 98%) |
< 300 | Infezione sistemica non probabile |
< 600 | Infezione sistemica (sepsi) possibile |
< 1000 | Significativo rischio di progressione di infezione sistemica (sepsi), aumento del rischio di outcome sfavorevole |
≥ 1000 | Alto rischio di progressione di infezione sistemica (sepsi , shock settico). Alto rischio di mortalità a 30 giorni comparabile con lo score SOFA ≥ 8 |